Infondate preoccupazioni #4

 

Care Colleghe, Cari Colleghi,

 

ben ritrovati. In questo numero commenterò il DM 719/2025 pubblicato il 9 ottobre 2025 dal MUR che riguarda le facoltà assunzionali delle Università per il 2025

Non è certamente pretestuoso affermare che il DM 179/2025 rappresenta per la nostra Università, una spiacevole battuta di arresto e, ancor di più, un segnale di profondo allarme.

Esso certifica come l’Università di Palermo abbia raggiunto un rapporto tra le spese del personale e la dotazione di Fondo di Funzionamento Ordinario, cioè l’indicatore di spese del personale, del 76,44% un valore non lontano da quello che avevo paventato durante la campagna elettorale per il CdA (75,6%). Rispetto all’anno scorso questo indicatore si è incrementato di quasi 6 punti percentuali (dal 70,87% del DM 407/2025) e soprattutto ci troviamo adesso a meno di 4 punti percentuali dalla soglia critica dell’80%, per la quale, come è noto, è previsto il blocco delle assunzioni nonché l’avvio di procedure di controllo da parte della Corte dei Conti. Inoltre, questo livello di indicatore di spesa ci porta ad un livello di turnover del 63%, contro l’89% del 2024. Ciò significa che nella prossima programmazione avremo ben 23 punti percentuali in meno da mettere sul piatto per l’assunzione di nuovi RTT e per l’avanzamento di carriera dei professori associati. Considerato che il passaggio da RTD ad associato (laddove presente l’abilitazione) rappresenta un obbligo per l’Ateneo, temo che la prossima programmazione sarà molto magra in termini di nuovi ingressi e avanzamenti di carriera. Infine, in applicazione dell’art. 1 comma 825 della legge di bilancio 2025 che limita ad un tetto del 75% la spesa del personale non ricercatore negli enti e istituti di ricerca, per il nostro Ateneo è prevista una restituzione (in realtà la somma sarà trattenuta dall’FFO  2025) di 1,35 Mln di euro, leggasi l’FFO 2025 si riduce di 1,35 Mln di euro. Tuttavia, questa ultima decurtazione è piuttosto comune tra i vari atenei italiani. È invece piuttosto impietoso il confronto delle nostre performance con la media delle università statali che si assesta ad un 69,48% (Unipa è sette punti sopra la media) per quanto riguarda l’indicatore di spesa e a un 78% per quanto riguarda l’indice di turnover (Unipa è 15 punti sotto la media).

Brutte notizie purtroppo. È tuttavia importante capire come siamo arrivati a una situazione così preoccupante. La seguente tabella chiarisce bene la dinamica.

 

 

Spese di personale

Tasso di crescita spese del personale

Finanziamenti esterni per spese di personale

Spese di personale a carico dell’Ateneo

Entrate complessive[1]

Tasso di crescita entrate complessive

Indicatore spesa del personale

2021

177.988.553

-

4.107.148

173.881.405

241.359.109

-

72,04%

2022

180.878.916

1,62%

3.861.960

177.016.956

256.842.115

6,41%

68,92%

2023

191.293.374

5,76%

7.632.459

183.660.915

258.569.091

0,67%

71,03%

2024

202.819.524

6,03%

11.641.518

191.178.006

269.761.235

4,33%

70,87%

2025

219.964.094

8,45%

11.207.527

208.756.567

273.105.620

1,24%

76,44%

 

Essa riporta il confronto delle dimensioni salienti per il calcolo dell’indicatore di spesa del personale negli ultimi 4 anni (2021 assunto come baseline). Al di là delle oscillazioni del FFO e dell’incremento dei finanziamenti esterni per le spese del personale (dovuti in gran parte al PNRR), risulta del tutto evidente dal confronto della crescita delle spese del personale e delle entrate complessive che negli ultimi 4 anni le spese del personale sono cresciute ad un tasso mediamente superiore di 1,7 volte rispetto il tasso di crescita del FFO. Per un Ateneo che vive essenzialmente di FFO questo significa inequivocabilmente arrivare ad un indicatore delle spese del personale prossimo all’80%

Ora è vero che nel 2025 l’FFO ha recuperato in maniera sostanziale i tagli del 2024, ma è anche vero che la spesa del personale è stimata oltre 221 Mln di euro e che progressivamente i finanziamenti esterni dovuti al PNRR non ci aiuteranno più. In altri termini, la dinamica di crescita della spesa del personale, la fine del PNRR, e il già programmato aumento solo nominale del FFO previsto dalla finanziaria in discussione alla camera, ci spingono purtroppo verso livelli prossimi all’80% nel prossimo biennio con tutto ciò che questo potrebbe rappresentare in termini di impatto sulle legittime aspirazioni di crescita dei nostri colleghi.

La ragione per cui si siano effettuate scelte gestionali che ci hanno condotto a questo punto ovviamente non mi è nota, sebbene possa immaginarla, ma quello che so è che non ci aspetta un futuro brillante in termini di facoltà assunzionali. 

Vi do appuntamento al prossimo numero, sperando di poter commentare dati migliori.

 

Cordiali saluti

Giovanni Perrone



[1] FFO + programmazione triennale + tasse degli studenti

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