Infondate preoccupazioni #2
Care Colleghe, Cari Colleghi,
ben ritrovati. Spero abbiate tutti passato un periodo di vacanze estive nel segno del meritato riposo. Eccomi qui con il secondo numero della rubrica “infondate preoccupazioni” a commentare il DM n. 595 del 07-08-2025 relativo alla assegnazione del FFO 2025 alle Università italiane. Come era stato annunciato il Ministero ha effettivamente messo a disposizione delle università 9,4 Miliardi di €, ripristinando in parte la decurtazione effettuata nel 2024.
Comincio subito con il dire che per il nostro Ateneo è andata molto bene. Secondo quanto evidenziato nel Quadro Generale allegato al DM n. 595, l’Ateneo ha avuto un incremento di 8,2 Mln di € rispetto al FFO del 2024. Questo significativo incremento del fondo ordinario ci consentirà di evitare la perdita di 3,48 Mln € che il bilancio di previsione 2025 approvato dal CdA del nostro Ateneo al momento prevede (https://www.unipa.it/ateneo/.content/documenti/bilanci_ateneo/2025/Allegato_6_-_Altri_enti_in_contabilit_economica.pdf). Come? E’ difficile dirlo, almeno con i dati a mia disposizione. Dai confronti dei prospetti di cui all'art. 8, comma 1, DL 66/2014 degli anni 2024 (definitivo) e 2025 (previsione) emerge che il CdA ha stimato (prudenzialmente) un incremento del contributo ordinario dello Stato di soli 0,655 Mln €. Pertanto, tenendo conto di ciò, il bilancio 2025 dovrebbe chiudere con un utile intorno a +4 Mln di €; un importo significativo, ma lontano dai fasti del passato. E’ vero che da qui alla fine dell’anno arriveranno altre assegnazioni di minori importi che potranno risultare incrementative dell’utile, se non già tenute in considerazione nel bilancio di previsione 2025, ma è altrettanto vero che anche in un anno in cui il finanziamento nazionale è stato abbastanza in linea con le previsioni, il nostro Ateneo sembra lontano dai risultati mostrati nel recente passato (23 Mln € nel 2020, quasi 25 Mln € nel 2021, quasi 26 Mln di € nel 2022 e 27 Mln di € nel 2023) e ciò a causa dell’incidenza delle spese per il personale che nel 2025 raggiungeranno i 221 Mln € (da bilancio di previsione). 
Vediamo adesso di analizzare la performance dell’Ateneo sulle principali voci del FFO. L’Ateneo registra una performance molto positiva sulla voce “QUOTA COSTO STD (34% FFO)” della Quota Base dell’FFO. Su questa voce il nostro Ateneo pesa per il 2,92% dei fondi globalmente messi a disposizione quest’anno, ben al di sopra del peso complessivo dell’Ateneo sulla Quota Base che è il 2,8%. Questa performance è stata ottenuta grazie all’elevato incremento degli studenti regolari che abbiamo registrato nel AA 2024/2025 (+4,49%). Occorre evidenziare che si tratta di un incremento veramente significativo ben al di sopra di quello ottenuto dagli altri mega-atenei. Purtroppo, non così positiva è stata la performance dell’Ateneo sulla “quota di consolidamento piani straordinari conclusi”[1], dove in valore assoluto abbiamo ricevuto 11,9 Mln € e pesiamo per il 2,42% su base nazionale. Se anche su questa voce di finanziamento avessimo performato con il peso della quota base, avremmo potuto ottenere 1,8 Mln di € di finanziamento in più. Leggo, tuttavia, dalla nota del Rettore e del Prorettore Vicario che attendiamo una ulteriore tranche di 1,4 Mln di € su questa voce di finanziamento, e quindi probabilmente recupereremo. 
Sulla Quota Premiale continuiamo a performare male e con un peso del 2,6% a livello nazionale, peggio di noi, tra i mega-atenei, fa solo l’Università di Bari (che è più piccola di noi), mentre un Ateneo come quello di Pisa, che ha la nostra stessa dimensione, viaggia su un peso del 3,02%. Come è noto, otto decimi della quota premiale è abbastanza dipendente dai risultati della VQR, tra qualità della ricerca e politiche di reclutamento. Tuttavia, del 4,16% di incremento della quota premiale rispetto al 2024 che è stato messo a disposizione dal MUR, noi siamo riusciti a catturare solo il 2,53%. 
In sintesi, da una lettura approfondita del DM n. 595/2025 emerge che l’Ateneo di Palermo:
·      ottiene una performance molto buona sulla voce “QUOTA COSTO STD (34% FFO)” grazie all’ottimo incremento degli studenti regolari registrato nel AA 2024/2025;
·      ottiene una performance più modesta sulla voce “quota di consolidamento piani straordinari conclusi”, ma con possibilità di recuperare i finanziamenti probabilmente nell’esercizio in corso;
·      continua a performare piuttosto male sulla Quota Premiale.
Infine, come già evidenziato, anche a fronte di un finanziamento Ministeriale grosso modo in linea con le previsioni, il nostro Ateneo sembra, ad oggi, essere lontano dalla capacità di produrre un utile pari a quello del quadriennio 2020-2023. Di questo aspetto si dovrà tenere debito conto nelle prossime programmazioni di spesa. 
Da questa analisi deriva una riflessione di natura strategica sulla nostra capacità di continuare ad alimentare la sostenibilità economica dell’Ateneo attraverso la crescita degli studenti. Risulta infatti evidente dai numeri che ho cercato di esporre, come del resto avevo già fatto in passato, che la crescita del numero degli studenti rappresenta un fattore determinate per il nostro Ateneo. Per tale ragione occorre porre più enfasi su aspetti quali la qualità della didattica, l’internazionalizzazione e l’occupabilità degli studenti, che sono fattori trainanti delle scelte degli studenti. Da questo punto di vista, l’appuntamento prossimo con l’accreditamento, rappresenterà un momento di primaria importanza per l’accertamento della qualità della nostra offerta formativa.
Ritengo, tuttavia, abbastanza rischioso a fronte delle minacce esogene (denatalità, telematiche, etc…) che assediano la possibilità di una ulteriore crescita degli studenti, affidare il futuro del nostro Ateneo solo a questo aspetto. Per questo motivo il prossimo esercizio di valutazione della ricerca (VQR) rappresenterà una sfida di vitale importanza per il futuro della nostra Università.
Concludo questo numero con l’augurio vivissimo al nostro Rettore di risultare vincitore alle prossime elezioni per la Presidenza della CRUI, evento che garantirebbe ulteriore visibilità e slancio al nostro Ateneo.
Vi dò un arrivederci al prossimo numero e Vi saluto cordialmente.
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